Emergenza Covid, Adsu Teramo coprirà tutte le borse di studio degli universitari

TERAMO – La battaglia degli studenti teramani per il pagamento delle borse di studio durante l’emergenza Coronavirus è vinta, anche se c’è preoccupazione per quelle del prossimo anno. A quindici giorni dalla protesta partita dagli studenti teramani contro la copertura di appena un terzo dei beneficiari, la Regione Abruzzo non ha aperto le borse dei fondi per il diritto allo studio, ma ha autorizzato le Adsu all’erogazione integrale delle borse agli idonei. Ciò significa che la situazione è stata sbloccata grazie all’Adsu di Teramo, le cui casse la Regione si è impegnata a rimpinguare. Per gli studenti, se ciò non dovesse accadere nell’immediato futuro, significherebbe che le parte delle borse di studio per il 2021 potrebbe saltare.
 
Nel corso di queste settimane i rappresentanti degli studenti di Teramo (UDU Teramo, Saturno Progetto Bioscienze, PuntoCom, Thesis Scienze Politiche, Prospettiva studentesca) hanno interloquito con Regione, Adsu e assessore Piero Fioretti per la copertura integrale delle borse in una fase d’emergenza caratterizzata anche dai problemi con gli affitti e la chiusura delle sedi universitarie.
 
 
“Con la variazione di bilancio approvata nella mattinata di ieri, 30 Aprile, dal Consiglio di Amministrazione dell’ADSU di Teramo – si legge in una nota degli studenti – finalmente le borse di studio di quest’anno accademico sono completamente coperte. Tuttavia è opportuno spiegare perché c’è ancora insoddisfazione tra gli studenti».
 
Il 16 aprile con un nostro comunicato stampa portavamo alla luce come, con determinazione n. 34 del 09.04.2020, la Regione avesse stanziato una somma pari al 36% del fabbisogno dell’ADSU di Teramo, ovviamente insufficiente. Inoltre la nostra preoccupazione era rivolta anche al prossimo anno poiché, qualora non si fosse arrivati alla copertura totale delle borse, o quantomeno ad un investimento da parte della Regione pari al 40% di quanto stanziato dallo Stato (ossia il Fondo Integrativo Statale, noto come FIS), entro il 30 Aprile, non ci sarebbe stata nel prossimo anno accademico la quota premiale sul FIS, prevista dalle disposizioni vigenti.
 
Dopo diversi appelli, anche in collaborazione con le associazioni universitarie degli altri atenei abruzzesi, quali UDU L’Aquila, 360 gradi e PAS, la sera del 28 Aprile, la stampa informava che dalla Giunta regionale erano stati sbloccati dei fondi per la copertura totale delle borse di studio di tutta la Regione.
 
Tuttavia ieri mattina in consiglio di amministrazione dell’ADSU di Teramo, abbiamo avuto conferma che, con delibera n.233 del 28.04.2020, come prima cosa la Giunta regionale ha preso atto che le nostre osservazioni erano giuste e che quindi occorreva provvedere alla copertura finanziaria delle somme mancanti; in secondo luogo che non è avvenuto nessun nuovo stanziamento di fondi da parte della Regione Abruzzo, in quanto l’ente autorizzava le ADSU allo scorrimento integrale delle graduatorie sulla base dell’impegno assunto per il reperimento futuro di fondi.
 
Ma la copertura totale delle borse di studio è stata possibile solo in quanto questa mattina l’Adsu di Teramo ha apportato una variazione di bilancio per anticipare queste somme; tutto ciò tenuto conto dell’impegno assunto dalla Regione a restituirle nel corso della riprogrammazione finanziaria in atto.
 
In ragione di ciò la nostra preoccupazione sussiste nel fatto che, qualora venisse a mancare la restituzione di questi fondi, l’Adsu non potrebbe ripristinare le previsioni di bilancio precedentemente approvate.
 
Va inoltre rammentato come da questo provvedimento rimanga fuori, per mancanza di fondi, la possibilità di garantire le quote delle borse di studio relative al vitto, in quanto, come disciplinato dal DPCM 9 aprile 2001 e dal piano di indirizzo triennale per il diritto agli studi universitari della Regione Abruzzo, qualora non ci sia la fruibilità del servizio, questa parte della borsa di studio deve essere liquidata in forma monetaria agli studenti idonei.
 
Chiediamo pertanto alla Regione Abruzzo di dare seguito all’impegno assunto e ci auspichiamo che questo rappresenti l’inizio di un completo cambio di rotta in ottica del rispetto e della difesa del Diritto allo Studio".